E ormai risaputo e anche scientificamente provato che esiste un collegamento tra il corpo e la mente. E’ esperienza comune per ognuno di noi quella di identificare le emozioni in base a sensazioni fisiche.

Ci capita di sentire il cuore in gola o lo stomaco chiuso quando proviamo ansia, oppure ci sentiamo paralizzati dalla paura di fronte ad un evento spaventoso. Oppure ancora, arrossiamo quando siamo imbarazzati o tremiamo di rabbia di fronte ad un grave torto subito.
Esiste pertanto una profonda ripercussione del benessere fisico sugli stati d’animo e viceversa una profonda influenza delle emozioni sul corpo e sul suo benessere.

La scienza medica ha imparato moltissimo nell’ultimo secolo sulla fisiologia dei sistemi biologici del corpo umano, ma quasi nulla su come avviene l’interazione tra il corpo e la mente. La comprensione di questo meccanismo potrebbe essere di estrema importanza per capire meglio alcuni tipi di malattie. Ancora non ci è chiaro come le emozioni possano scatenare reazioni fisiche ma di fatto lo fanno, ad esempio arrossire in situazioni di imbarazzo o avere le mani sudate quando si è nervosi.

Ma cosa succede nel cervello?

Il dolore cronico è conseguenza di un processo fisiologico iniziato nel cervello, in particolare nel sistema limbico (amigdala, ipotalamo, corteccia prefrontale). In questa sede le emozioni inconsce e represse come l’ansia e soprattutto la rabbia scatenano una reazione del sistema nervoso autonomo.
Il Sistema Nervoso Autonomo controlla il sistema circolatorio, gastrointestinale e genitourinario, muscolare,è attivo 24 ore al giorno e funziona al di fuori della nostra coscienza.
In altre parole il ruolo del dolore in questi casi è quello di evitare che le emozioni dolorose nascoste affiorino alla coscienza. Il dolore è così creato per distrarre l’attenzione da quello che succede nella sfera emotiva. L’intenzione è quella di focalizzare l’attenzione sul corpo anziché sulla mente.

In questo video vi spiego gli aspetti psico-fisiologici che creano il circolo vizioso del dolore cronico. In questo caso componenti della mente e strutture del cervello lavorano insieme per indebolire il sistema immunitario ed aumentare la percezione del dolore.

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