Come gestire l’ansia da coronavirus e rimanere positivi

Siamo in un momento difficile e forse all’inizio di un grande cambiamento a livello globale, ed è normale provare ansia da coronavirus. Per tutti è una situazione veramente inedita e c’è bisogno di tutta la nostra resilienza, per affrontare la situazione nel migliore dei modi.

La resilienza è la capacità di saperci adattare alle situazioni e ne serve e ne servirà molta in futuro per adattarci ai cambiamenti. Senza questa capacità rischiamo di perderci e sprofondare nell’ansia. In mancanza di resilienza, siamo senza gli anticorpi che ci permettono di accettare l’attesa degli eventi che non possiamo controllare e la pazienza necessaria per sopportare il momento che stiamo vivendo.

La paura è un’emozione che serve per proteggerci, ci fa capire che siamo in pericolo. Il corpo si attiva per proteggerci, le emozioni prendono il controllo del corpo e lo spingono a reagire. È una reazione utile nei momenti di pericolo ma in questo momento può trasformarsi in vera e propria ansia da coronavirus, che ci porta a reagire in modi poco consapevoli.

L’ansia ha forti ripercussioni sul nostro corpo e sul sistema immunitario. Più la paura aumenta, più il corpo va in tensione, i muscoli creano una corazza per difenderci dagli attacchi, anche se sono solo immaginari.  Anche la mente si irrigidisce, continuamente evocando scenari che inducono ancora più preoccupazioni, aumentando ancor di più le tensioni nel corpo.

Nel corso di questa crisi globale, abbiamo bisogno di pause frequenti in cui creare dentro di noi, momenti di calma chiarezza ed apertura. Mentre è naturale provare paura in circostanze come queste, la nostra sfida è di non lasciare che la paura si trasformi in ansia incontrollabile.

Pratiche come la Mindfulness ci aiutano a calmare la mente e a promuovere gentilezza. Possono aiutarci ad essere più resilienti, a trovare dentro di noi un posto sicuro e a promuovere un senso di connessione con gli altri. Con la Mindfulness possiamo notare quando ci sentiamo ansiosi e a distinguere le paure ingiustificate prodotte dal continuo rimuginare della mente.

Cosa possiamo fare?

  • Per prima cosa dobbiamo proteggerci e proteggere gli altri, eliminando ogni possibile rischio per noi e per le altre persone. Rispettiamo le indicazioni degli esperti!
  • Troviamo il modo di calmare la mente e rilassare il corpo.

Usando il respiro, contando le inspirazioni e le espirazioni e notare il corpo che si rilassa mentre lasciamo andare l’aria, immaginando di essere in un posto che ci faccia sentire al sicuro.

Ascoltando visualizzazioni guidate, musica e se abbiamo animali in casa, coccolarli e sentire la loro presenza.

Cercando di connetterci con le altre persone, facciamo telefonate anziché mandare messaggi, meglio ancora videochiamate, attraverso le molteplici occasioni che la tecnologia ci offre. Ricordiamoci che anche gli altri sono impauriti, possiamo esercitare la pazienza ed essere meno esigenti, magari con il partner o con i figli.

Un altro modo per sentirci meglio è quello di esercitare la gentilezza e la compassione verso gli altri. Possiamo offrire il nostro aiuto: dal fare la spesa al vicino, all’offrire le nostre competenze on line o aiutare i figli degli amici con i compiti. Davvero ci son mille modi per offrire il nostro aiuto e far sentire la nostra vicinanza.

Possiamo in ogni momento ricordarci di essere gentili. Tutti noi viviamo nell’incertezza, alcuni son colpiti da lutti e quasi tutti coloro che incontriamo stanno cercando di sopravvivere nel migliore dei modi.

Siamo tutti davvero nella stessa barca, in questo momento ci è più facile riconoscere l’umanità condivisa e assaporare la gioia della connessione con gli altri.  

I momenti di difficoltà posssono tramutarsi in occasioni per coltivare saggezza

Per prima cosa occorre riconoscere che siamo in un mondo soggetto a continui cambiamenti, la maggior parte dei quali non è sotto il nostro controllo.

Chiaramente quello che vogliamo è di tenere le cose piacevoli e mandar via quelle spiacevoli, ma non funziona così. Il Coronavirus è il potente richiamo di ciò, nessuno lo vorrebbe, ma c’è e non è piacevole.

Il punto è: in che modo posso rispondere in modo saggio, attento consapevole e compassionevole?

Le pratiche di Mindfulness sono molto utili per accrescere la nostra resilienza e gestire meglio l’ansia da Coronavirus . In tal modo anche il nostro sistema immunitario si rinforza e siamo meno vulnerabili alle malattie.

Saremo così meno portati a reagire in preda alla paura e al panico, per prendere così decisioni più ponderate per noi e per i nostri cari. Non possiamo scappare dal Coronavirus, come non possiamo evitare la precarietà della vita umana, siamo tutti nella stessa barca. Imparare a rimanere più equilibrati e resilienti possibile, è un aiuto anche per gli altri. Le emozioni sono contagiose, l’ansia, così come la tranquillità e la gioia. Queste sono lezioni di vita che ci potranno poi essere utili in qualsiasi circostanza.

Cito una frase della pagina del diario di E.Hillesum, ebrea olandese, morta ad Auschwitz, che fino alla fine fu un esempio di forza e di coraggio per tutti coloro che hanno condiviso il suo triste destino.

La mia serenità, la pace interiore mi viene dalla constatazione che il mio cuore non si inaridisce per l’amarezza. Che anche i momenti di più profonda tristezza e di disperazione mi lasciano tracce positive, mi rendono più forte.

Dal diario di Etty Hillesum

Photo by Sharon McCutcheon on Unsplash

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