Ti è mai capitata la sensazione di acqua alla gola?
Viviamo un momento particolarmente difficile, questo virus, ci mette di fronte a qualcosa di nuovo: la percezione della nostra vulnerabilità. E’ qualcosa di cui a livello collettivo ci eravamo un po’ dimenticati, creandoci l’ illusione di poter controllare un sacco di cose. Avvertiamo l’angoscia di non poterci muovere liberamente e la sensazione che il virus ci possa cogliere in qualsiasi momento. La paura ci porta ad avere a volte atteggiamenti irrazionali ed é quindi facile in questo momento sperimentare la sensazione di avere l’acqua alla gola oppure sensazioni di ansia come se ci mancasse la terra sotto i piedi. Di certo queste sensazioni di ansia e paura  indeboliscono il nostro sistema immunitario e diventiamo ancora più vulnerabili. E’ quindi ancora più importante imparare a riconoscere ed accettare la nostra fragilità e vulnerabilità e sentirci parte di un’umanità condivisa.  Abbiamo ereditato un cervello che è molto sensibile alle minacce, la ricerca ha provato che sia gli esseri umani che gli animali imparano meglio e più velocemente dalle esperienze dolorose che da quelle piacevoli.
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Cosa possiamo fare quanto gli eventi imprevisti proiettano in situazioni difficili e sconosciute?

 

Per prima cosa possiamo essere consapevoli di quello che ci crea ansia, imparare a calmare la mente ed il corpo per disattivare e gestire emozioni potenzialmente dannose. Inoltre soprattutto in questo momento essere consapevoli e non dare per scontate le cose positive che accadono ogni giorno.
Alcune sere fa, ho partecipato come faccio da parecchi anni, alla pratica online della Mindfulness association. La maggior parte delle persone che erano presenti, vive in Gran Bretagna e allora mi hanno chiesto della situazione in Italia. Io ho raccontato un po’ quello che sta succedendo e poi mi hanno chiesto come mi sento e gli ho risposto che sto bene. Ho iniziato ad elencare le cose per cui sono grata: l’aver conosciuto l’associazione ed cominciato il mio percorso, la fortuna di star bene di salute, essere a casa con mia figlia e rispolverare giochi che erano sullo scaffale da tempo, fare bricolage insieme, sentire le zampette del cane che si muove in casa, il micio che fa le fusa, la fortuna che ho ad avere un piccolo giardino dove tutti i giorni spio i tulipani che crescono, taglio l’erba e ne sento l’odore, le molte telefonate che non facevo da tanto tempo.
Sento quasi che tutti i piccoli problemi, le frustrazioni di ogni giorno siano in sottofondo, sento all’improvviso un grande senso di serenità nello scoprire importanti risorse dentro di me,  sviluppate negli anni di pratica e che mi stanno venendo in soccorso.
Sto canalizzando le mie energie verso la mia crescita interiore, per aiutare me stessa e cercare anche di tranquillizzare le persone intorno a me.
Voglio condividere con te una pratica che per me è molto utile in momenti di difficoltà:
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La meditazione della montagna.

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Trasformandoci nella montagna possiamo incorporare le sue qualità e farle nostre. I pensieri e gli eventi che ci accadono hanno molta somiglianza con gli eventi atmosferici della montagna, continuano a cambiare ma la montagna rimane impassibile.
Trasformandoci nella montagna diventiamo una risorsa anche per gli altri, più affidabili e con i piedi per terra, capaci di adattarci ai continui cambiamenti. E la vita è in continua evoluzione.
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La pratica costante di Mindfulness mi ha aiutato ad essere consapevole

del sorgere della sensazione di acqua alla gola, ad accettarla ed a gestirla.

La consapevolezza mi ha aiutato a capire che non è possibile smettere di pensare, ma è possibile con gentilezza spostare l’attenzione e non lasciarci coinvolgere dai pensieri.

 Guarda le testimonianze di chi ha partecipato ai miei corsi