Cos'è
Vulvodinia
La vulvodinia è un dolore cronico nella zona che circonda la vulva (la parte più esterna dei genitali, dove ha sbocco la vagina), la cui causa non è ancora nota. Il fastidio che la donna avverte può essere di bruciore, dolore, irritazione.
Può essere costante o a intermittenza, localizzato o diffuso, leggero, quasi un lieve fastidio, o molto intenso fino a diventare debilitante per la vita quotidiana e l’intimità e durante la gravidanza. Esistono due forme principali di vulvodinia, talvolta anche associate tra loro: la vulvodinia localizzata (o vestibolite) che è la forma in cui il dolore è localizzato all’ingresso della vagina e la vulvodinia generalizzata, dove il dolore è diffuso in tutta la vulva.
Tale dolore può essere costante o intermittente e i tempi di guarigione sono estremamente variabili: il disturbo, infatti, può durare per mesi o addirittura anni, così come sparire improvvisamente.
La causa della vulvodinia non è ancora nota, si conoscono solo alcuni fattori che la possono determinare, si ipotizza che questa patologia sia legata a un’alterazione localizzata del nervo pudendo.
Come trattare la Vulvodinia?
Non esiste un singolo trattamento per curare la vulvodinia, i farmaci più utilizzati sono gli antidepressivi o gli antistaminici.
È assai frequente, nella storia delle donne che soffrono di vulvodinia, riscontrare vissuti problematici focalizzati sulla zona genitale: da semplici traumi accidentali in età infantile o puberale fino a storie di molestie sessuali o di abuso, magari in ambito familiare.
Sono altresì frequenti precedenti di anoressia o bulimia e sindromi ansioso-depressive caratterizzate da una percezione negativa del proprio corpo, che si possono ripercuotere negativamente sulla vita sessuale e relazionale.
Per la cura di questa malattia è quindi fondamentale un approccio multidisciplinare che presti una particolare attenzione alla sfera emotiva.
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