Come imparare la pazienza dagli alberi

Ho sempre amato la primavera, ma quest’anno mi sembra ancora più meravigliosa del solito. Mi guardo in giro quando cammino nel bosco o in campagna e sono così contenta che gli alberi, dopo la lunga siccità dell’anno, scorso abbiano ripreso a germogliare e a riempirsi di foglie.

Hanno messo in campo una vera e propria strategia di sopravvivenza; le foglie si sono avvizzite, alcune si sono bruciate e sono cadute prima della normale stagione, ma con la primavera e la pioggia di questi giorni sono davvero rinate. Tutto questo mi fa riflettere sulle qualità che possiamo imparare dagli alberi, resilienza e soprattutto la pazienza.

C’è la convinzione errata secondo cui, le persone pazienti siano remissive, passive, rassegnate, persino deboli e incapaci di reagire: una visione distorta da un sistema di credenze che ci ha abituato a ragionare per stereotipi.

In verità la pazienza, è una facoltà che si coltiva volontariamente, che si può scegliere di fare propria e usare per non restare preda delle ire e del nervosismo che ci provocano le frustrazioni di ogni giorno.

A tutti gli effetti c’è più passività nell’impazienza che nella pazienza. Quando siamo impazienti ci lasciamo dominare dagli eventi, mentre coltivare la pazienza è una scelta di consapevolezza.

Come possiamo imparare la pazienza dagli alberi?

Ecco alcune intuizioni che possiamo ottenere dall’osservazione degli alberi
  • La crescita richiede tempo: gli alberi crescono lentamente e costantemente, spesso per molti anni o addirittura decenni. Ci insegnano che progressi e sviluppi significativi richiedono pazienza ed uno sforzo costante. Come un albero inizia con un minuscolo seme e gradualmente diventa una struttura imponente, anche noi possiamo abbracciare il processo e capire che raggiungere i nostri obiettivi potrebbe richiedere del tempo.
  • Avvicendarsi della vita: gli alberi vivono diverse stagioni durante l’anno, ognuna con le proprie caratteristiche. In inverno perdono le foglie e appaiono dormienti, mentre in primavera e in estate fioriscono con fogliame lussureggiante. Gli alberi ci insegnano ad apprezzare la natura ciclica della vita e a capire che ci sono tempi di crescita, tempi di riposo e tempi di rinnovamento.
  • Inclemenza del tempo: gli alberi sopportano varie condizioni meteorologiche, a volte forti venti, piogge torrenziali o caldo torrido. Ci ricordano che la vita non è sempre liscia, ma rimanendo radicati e flessibili, possiamo superare le tempeste che ci vengono incontro. La pazienza ci permette di perseverare nei momenti difficili, sapendo che seguiranno giorni migliori.
  • Connessione con la terra e stabilità: gli alberi creano sistemi radicali profondi ed estesi che forniscono loro stabilità e nutrimento. Ci insegnano l’importanza di costruire una solida base nella nostra vita. Investendo tempo e sforzi nella crescita personale, nelle relazioni e nell’apprendimento, possiamo coltivare la resilienza e resistere alle sfide che ci si presentano.
  • Vivere nel presente: gli alberi non hanno fretta di raggiungere il loro pieno potenziale. Abbracciano il momento presente, concentrandosi sulla crescita e sulla prosperità dove sono piantati. Ci ricordano di apprezzare la bellezza di ogni fase della vita e di praticare la consapevolezza, permettendoci di trovare appagamento nel presente piuttosto che desiderare costantemente il futuro.

Osservando e riflettendo sulla pazienza mostrata dagli alberi, possiamo imparare a coltivare la pazienza nella nostra vita. La pazienza ci aiuta a superare gli ostacoli, ad apprezzare il viaggio e, infine, a crescere nelle migliori versioni di noi stessi.

Ecco la poesia di Mary Oliver che sintetizza molto bene le caratteristiche degli alberi:

Riesci a immaginare?

Ad esempio, cosa fanno gli alberi

non solo durante i temporali

o il buio umido di una notte d’estate

o sotto le bianche reti dell’inverno

ma ora, e ora, e ora… quando noi non stiamo guardando.

 Sicuramente non puoi immaginare

non ballano, dalla radice in su, desiderando di viaggiare un po’,

non si affannano per volere una vista migliore,

o più sole, o altrettanto avidamente più ombra,

sicuramente non puoi immaginarli,

 ma stanno semplicemente lì ed amano ogni attimo.

gli uccelli o il vuoto,

 gli anelli scuri degli anni lentamente e senza rumore si ispessiscono,

e niente di diverso se non il vento,

e solo quando ne ha voglia, arriva

a visitare, sicuramente non puoi immaginare

la pazienza e la felicità, così.

Ascolta la pratica su come coltivare la pazienza sul mio podcast
“Mindfulness in pillole”
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