Uno degli aspetti chiave del percorso di Mindfulness che insegno, è quello di imparare a coltivare un atteggiamento di gentilezza. Questo percorso si chiama “MBLC” che significa “Corso di vita basato sulla Mindfulness”. Non si occupa solo di ridurre lo stress ma anche di acquisire un atteggiamento diverso in tutto ciò che facciamo. Quando iniziamo ad allenarci con la pratica di mindfulness, spesso ci rendiamo conto che abbiamo una parte critica che è sempre in attività. La voce nella testa che dice che non valiamo abbastanza e non andremo mai bene. Una voce che blocca lo sviluppo di un atteggiamento di accettazione e di apertura verso noi stessi e verso l’ambiente. Se impariamo a portare un atteggiamento gentile a questa voce critica, non gli diamo più energia e possiamo notare che il suo potere inizia gradualmente a diminuire.
Come iniziare?
Si inizia con una pratica che si chiama “Ricordare la gentilezza”, che consiste nel portare alla mente atti di gentilezza, che abbiamo fatto o abbiamo ricevuto. L’enfasi è sul portare l’attenzione a qualcosa di positivo, importante visto la propensione alla negatività che abbiamo ereditato con l’evoluzione. Centrale però nella pratica è riconoscere ciò che la gentilezza ci procura a livello corporeo.
Le reazioni che più spesso sento dai partecipanti ai corsi sono: calore, leggerezza, oppure pesantezza dovuta al rilassamento, le labbra che si atteggiano ad un sorriso. Molto importante è riconoscere nel corpo le sensazioni fisiche, prodotte sia da situazioni positive che negative. Ciò ci aiuta a riconoscere quanto la mente, attraverso emozioni e pensieri può influenzare il corpo.
A questo proposito risulta fondamentale riconoscere il potere delle parole, sia che rivolgiamo a noi stessi che agli altri. Nell’ottica della gentilezza, possiamo decidere di coltivare un atteggiamento di amicizia aperta verso noi stessi. Possiamo iniziare a sviluppare l’abitudine di parlarci con un tono di voce caldo e gentile.
Guarda il video qui sotto e nota la differenza tra le sensazioni corporee e tono emotivo tra le due parole e lascia il tuo commento se ti va…
4 Comments
Il commento è partito incompleto. Scusa. La gentilezza genera armonia e disarma le persone aggressive…quasi sempre. Aiuta molto nell’ambiente di lavoro soprattutto quando lo stress è elevato. Meno facile è essere gentili con se stessi quando si occupa un posto dirigenziale per cui ogni imprevisto ogni situazione critica si riversa su di te che ne sei indirettamente o direttamente ritenuta responsabile. Buona notte. Alessandra
Buongiorno Alessandra, grazie per il tuo commento, hai ragione è più difficile essere gentili con noi stessi, non ci siamo abituati e forse ci sembra di essere troppo indulgenti o di non motivarci abbastanza. Ho dovuto lavorarci molto anch’io ma ne ho visto i risultati. Buon lavoro e buona settimana
Essere gentili in questo periodo prenatalizio diventa un pochino più facile. Peccato che Natale c’è una sola volta all’anno. Durante l’anno essere gentili in questa nostra società sempre più basata su aggressività, nevrosi e competitività è diventato sempre più difficile. Un caro augurio di un buon Natale
Grazie Mauro, ricambio gli auguri, sono d’accordo con te che a volte è difficile vivere nella nostra società, ma credo che ognuno di noi possa coltivare un atteggiamento di gentilezza e iniziare a condividerlo con altre persone, per fare anche solo una piccola differenza, e ti assicuro che funziona, ci fa stare bene…