Sai cos’è un attacco di panico?
Ti sei mai chiesto perché si soffre di attacchi di panico e come fermarli?
Per molte persone I sintomi sono fiato corto, il cuore che batte all’impazzata, nausea o disturbi addominali, dolori al petto, sudorazione.
A volte sensazione di soffocamento, paura di impazzire o di perdere il controllo, con sensazioni di irrealtà, di stranezza o di distacco dall’ambiente.
Tutto ciò porta ad aver paura di stare sempre peggio e di non riuscire a riprendersi.
Sebbene spiacevoli (a volte in grado estremo), gli attacchi di panico non sono però pericolosi.
Ma cosa sono davvero?
Molti anni fa ho sperimentato degli attacchi di panico e so cosa significano, sono stati episodi temporanei ma mi hanno lasciato disturbi di ansia. Ci sono parecchie opinioni a riguardo, ma nella mia esperienza c’è una spiegazione migliore di tutte. Gli attacchi di panico sono dovuti ad una serie di emozioni represse che cercano di uscire allo scoperto.
Quello che ci confonde è che si pensa che gli attacchi di panico siano un fatto puramente fisico e di conseguenza i farmaci siano l’unica cura possibile. Dopotutto i sintomi sono prettamente fisici, non è vero?
Quello che credo ora è, che gli attacchi di panico sono scatenati da contenuti che appartengono alla sfera emotiva e sono un perfetto esempio di come la mente sia strettamente collegata al corpo.
È difficile da comprendere perchè spesso la mente tende ad ingannarci e a dare una giustificazione logica. La tendenza naturale della mente è quella di minimizzare emozioni difficili come la rabbia o il risentimento, la vergogna. Emozioni estremamente difficili da accettare .
La sensazione a volte può essere davvero travolgente e si accompagna a sensazioni di disperazione e grande vulnerabilità. Il corpo va letteralmente in stato di allarme, si innesca il cosiddetto riflesso “fuggi o attacca” e non siamo in grado di pensare in modo razionale.
Come fermarli?
Una cosa mi ha aiutato più di tutto, quando ho attraversato questi momenti difficili. Quella di pensare che i sintomi fisici che stavo provando erano tutti dovuti ad un’eccessiva stimolazione del Sistema Nervoso Autonomo.
Questo sistema è parte del sistema nervoso periferico e non è sotto il nostro controllo. Sempre attivo, permette di far fronte alle funzioni di base dell’organismo e controlla le funzioni degli organi interni (come cuore, stomaco e intestino) e di alcuni muscoli.
Ho capito che tutte le volte che mi sentivo ansiosa, la cosa migliore era di respirare portando l’attenzione al ritmo calmante del respiro e a dirmi che ero al sicuro.
Il respiro in questi casi ci può essere veramente di aiuto, perché promuove la risposta di rilassamento, che è l’esatto opposto della risposta allo stress.
Attraverso la Mindfulness ed il lavoro di consapevolezza, ho imparato a portare un’attenzione gentile al mio corpo. Con il respiro sono riuscita ad allentare la presa che l’ansia e lo stress avevano su di me. Il respiro usato in questo modo mi aiuta sempre, a riequilibrarmi e a calmarmi.
Prova questo breve esercizio di respirazione, che potrai fare scegliendo una posizione comoda seduta o sdraiata.