Spesso nei miei incontri di Mindfulness, mi viene chiesto come controllare la rabbia e la frustrazione. La pratica ci insegna ad essere meno reattivi. Alcune volte però sembra proprio impossibile non lasciarci trasportare da queste emozioni.
La rabbia nasce da un eccesso di difesa: quando qualcosa ci spaventa rispondiamo alla paura con la rabbia. Ci sentiamo vulnerabili e per superare questa emozione mostriamo rabbia, cioè forza e aggressione. Lo facciamo per trovare una soluzione e invece compromettiamo le relazioni e spesso anche la salute.
È normale, succeede a tutti di arrabbiarci, anche io nonostante la pratica non sono certo immune dal provare questa emozione ogni tanto.
La cosa più importante che ho capito che arrabbbiarmi di tanto in tanto non mi rende per forza una cattiva persona.
Non sempre nella vita va tutto alla perfezione, ma ciò che faccio quando mi sento arrabbiata e le azioni che prendo di conseguenza sono mie scelte. Ho il potere di decidere sempre ed in qualsiasi momento che reazione avere.
Vediamo allora come controllare la rabbia in modo più salutare per noi stessi e per gli altri.
Il problema vero non è di fermarla, ma capire che la rabbia è un’emozione molto superficiale e se agiamo trasportati da essa possiamo fare del male a noi stessi e agli altri.
Spesso la rabbia è soltanto la goccia che fa traboccare il vaso. Nasconde altre emozioni, come la vergogna, il senso di colpa, la frustrazione. Controllare la rabbia e riconoscerne le varie sfaccettature ci può servire da lezione per crescere.
Cosa possiamo fare?
1. Non ignorarla
La prima cosa da fare è di ammettere quando siamo arrabbiati, cercare di usare il respiro per calmare la sensazione di dover agire a tutti i costi. La cosa principale è di non soffocarla per poi lasciare che continui a crescere dentro di noi e magari scaricarla su qualcuno che non c’entra niente.
2. Riconoscerla
È importante riconoscerla e nominare i motivi per cui siamo arrabbiati. Ci porta a capire l’emozione ad un livello più profondo e ci separa da essa. Nel nominare il perchè ci sentiamo così, scendiamo un po’ più in profondità e ci separiamo dall’emozione, la osserviamo e non ne siamo travolti. Possiamo esercitare il nostro potere e decidere cosa fare.
3. Ricordare che deriva spesso dalla nostra interpretazione degli eventi.
Le persone che si arrabbiano facilmente tendono ad interpretare sempre negativamente le situazioni e i comportamenti degli altri. Tendono a dare significati soggettivi a parole, sguardi o eventi senza averne la certezza.
4. Evitare queste parole
Tutte le volte che usiamo parole come sempre o mai, amplifichiamo le emozioni e le situazioni. Dire fallisco sempre o non ce la farò mai ci porta via dal momento presente e indebolisce la nostra autostima.
5. Sfogarsi
A volte è utile sfogarci anche con parolacce oppure chiudere i finestrini della macchina ed urlare a squarciagola oppure prendere a pugni i cuscini
6. Osservare le nostre reazioni senza giudicare.
È facile cadere negli stessi schemi tutte le volte che ci arrabbiamo. Usando la Mindfulness e calmando la mente possiamo imparare ad osservare I pensieri e talvolta riusciamo ad interrompere il ciclo della rabbia. Ci vuole pratica ma possiamo cominciare anche dale cose piccole, gli episodi che ci causano frustrazione durante la giornata.
7. Usare il senso dell’umorismo.
L’ironia può diventare un prezioso alleato, ci aiuta a vedere le cose come realmente sono e trovare sempre il lato positivo
8. Agire il cambiamento
Ci sono cose che non possiamo cambiare e allora per controllare la rabbia, lavoriamo sulle nostre reazioni. Ma abbiamo la possibilità di non frequentare persone o situazioni o non lasciarci coinvolgere in dicussioni che ci possono scatenare accessi di rabbia. Non possiamo cambiare il mondo, ma come dice il Dalai Lama:
“Se non possiamo fare del bene almeno non facciamo e non facciamoci del male intenzionalmente”.
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