È un’esperienza comune perderci in pensieri negativi senza esserne consapevoli. Ecco come funziona la mente e come la mindfulness ci aiuta a scendere dall’autobus sbagliato.

Il nostro cervello è una rete complessa di strade ed autostrade

Il cervello è fatto da circa 100 miliardi di cellule nervose chiamate neuroni, che hanno prolungamenti specializzati, i dendriti e gli assoni. I dendriti ricevono le informazioni, mentre gli assoni le portano dal corpo cellulare ad altre cellule. Grazie alle sinapsi, che sono i punti di contatto tra due neuroni, gli impulsi nervosi si propagano ad altri neuroni creando così una gigantesca rete.

Gli impulsi elettrici del pensiero viaggiano attraverso questa immensa rete di neuroni e sinapsi come automobili sull’autostrada. Il traffico dei pensieri come quello stradale è soggetto a variazioni, a volte è tranquillo, a volte è rallentato per un incidente, a volte c’è il sole, altre volte la nebbia o il maltempo.

Le sinapsi come le automobili sulla strada creano percorsi, che si modificano a seconda delle emozioni e dei pensieri. Più emozioni e pensieri negativi abbiamo, più forti saranno i percorsi relativi ed essendo frequentati più spesso, sono anche i più facili da seguire.
In questo modo creiamo circuiti preferenziali nel nostro cervello, le strade che seguiamo più frequentemente ci diventano famigliari.

I pensieri positivi e negativi viaggiano come autobus lungo le strade della nostra mente

Possiamo immaginare i nostri pensieri come autobus lungo le strade della mente: alcuni portano pensieri positivi ed altri negativi, sovente pieni di giudizio e di critiche. È impossibile fermare il sorgere dei pensieri e se non ne siamo consapevoli, invece di lasciarli semplicemente passare, ci crediamo e senza accorgerci saliamo sull’autobus e ci lasciamo trasportare.

Più tendiamo a percorrere la stessa strada negativa più forti diventano i circuiti associati e ripercorriamo la stessa strada con più facilità. In questo modo la nostra autostima si abbassa e ci sentiamo tristi, stressati o ansiosi.

Come possiamo evitare di salire sull’autobus dei pensieri negativi

Chiudiamo gli occhi per un momento ed ascoltiamo i suoni intorno a noi…..possiamo notare che questi suoni iniziano, rimangono per un po’ e poi se ne vanno per lasciare il posto ad altri.
Dobbiamo imparare a considerare i pensieri come suoni, che arrivano e poi se ne vanno. Immaginiamo l’autobus che porta i pensieri negativi: si ferma.. apre la porta.. non siamo obbligati a salirci, possiamo lasciarlo ripartire.

Un esercizio che consiglio a chi frequenta i miei corsi è quello di immaginare di essere seduti ad un tavolino di un bar, in una grande piazza. Veder passare diverse tipologie di persone e notarle semplicemente, senza giudicarle o seguirle, rimanendo li a godere della bella giornata di sole. La stessa cosa possiamo fare con i pensieri, notarli, non giudicarli e lasciarli passare.

Avanti il prossimo!

Pratichiamo l’osservazione dei pensieri, focalizzando l’attenzione sul respiro: Se diventiamo consapevoli dei pensieri che sorgono, possiamo in ogni istante decidere di non seguirli e continuare a portare l’attenzione al respiro.

La pratica di Mindfulness costante ci aiuta a notare gli schemi ricorrenti dei nostri pensieri e quali strade tendiamo a percorrere più spesso. Con la pratica riusciamo a vedere i pensieri per quello che sono veramente: a volte veri, a volte falsi, a volte utili e qualche volta dannosi, non siamo obbligati a seguirli.

Se ci accorgiamo di essere saliti sull’autobus sbagliato possiamo sempre chiedere all’autista di farci scendere.

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